EUTIMIO il Grande, chiamato in georgiano anche Ekvthime Mthatzmideli (cioè del Monte Santo)
Ecclesiastico e scrittore georgiano, figlio di Varazvače dell'alta nobiltà di Samtskhe nato circa il 955, morto il 13 maggio 1028; venne come ostaggio a Costantinopoli e visse col padre, fattosi monaco, sul monte Olimpo e poi sul monte Athos. Qui essi fondarono nel 982-5 il convento di Iviron, di cui E. divenne abate nel 998, dopo la morte del padre; nel 1012 si ritirò e visse dedicandosi solo al lavoro di traduzione. Tradusse in georgiano una grande quantità di opere, p. es. tutti gli scritti di Gregorio di Nazianzo di fronte a cui egli si comporta molto liberamente, introducendo chiarimenti e paragoni, omettendo parecchie cose e spesso riassumendo soltanto. Una sua traduzione è probabilmente il Vangelo di Mestia (manoscritto del 1033). A. Khakhanov ha pubblicato la traduzione di E. della Vita del Santo Bagrat (Pancrazio) di Tauromenia (Mosca 1904).
Bibl.: Cfr. la biografia scritta da G. Mthatzmideli (trad. lat. di P. Peeters in Anal. Boll., XXXVI-XXXVII, 1917-19).