Psicopatologo (Pietroburgo 1885 - Parigi 1972). Di origine polacca, studiò medicina a Varsavia, filosofia a Monaco, psicopatologia in Svizzera, dove divenne poi assistente di E. Bleuler; nel 1915 prese la cittadinanza francese e si stabilì a Parigi. Nel 1913 aveva sposato Françoise Brockman, che divenne sua collaboratrice nell'attività scientifica e di cui curò poi l'opera postuma Le Rorschach: à la recherche du monde des formes, scrivendone la prefazione. La sua ricerca di un modello di struttura della psiche sia normale sia patologica, fondata sull'indirizzo fenomenologico di E. Husserl e sulla distinzione bergsoniana tra tempo spazializzato e durata vissuta, ha anticipato la Daseinanalyse di L. Binswanger. Ha scritto la maggior parte delle sue opere in lingua francese: La schizophrénie (1927; 2a ed. 1953); Le temps vécu: études phénoménologiques et psycho-pathologiques (1933, 2a ed. 1968; trad. it. 1971); Vers une cosmologie (1936); Phénoménologie et analyse existentielle en psychopathologie (in L'évolution psychiatrique, 1948); Approches phénoménologiques de l'existence (in L'évolution psychiatrique, 1962); Traité de psychopathologie (1966). Una raccolta di alcuni dei suoi numerosi articoli è stata pubblicata in traduzione italiana nel 1969 (Filosofia, semantica, psicopatologia).