BALUZE, Étienne
Storico francese nato a Tulle il 24 dicembre 1630. E uno dei tipici rappresentanti della grande erudizione francese del sec. XVII. Studente all'università di Tolosa (1646-1654), già si occupa di storia con un lavoro di critica e di metodologia (l'Anti-Frizonius, 1652, a emendazione della Gallia Purgurata del Frizon); segretario di Pierre de Marca, arcivescovo di Tolosa, collabora con il suo dottissimo patrono a lavori scientifici, pubblicandone, dopo la morte, la Marca Hispanica. Una fortuna maggiore l'attende: nel 1667 diviene bibliotecario di Colbert (poi di Seignelay), e rimane in funzione sino al 1700, professando contemporaneamente, dal 1689, diritto canonico al collegio di Francia, di cui anzi diviene in ultimo direttore (1707-1710). È il periodo più felice di B., che raccoglie da ogni parte manoscritti e documenti per Colbert, e mette insieme la ricchissima raccolta nota sotto il nome del ministro; che contemporaneamente forma - anche senza molti scrupoli - una biblioteca privata, pur ricca di manoscritti e documenti; che attende infaticabilmente a pubblicare raccolte documentarie; opere di altri e opere proprie. Nel 1700, B. lascia la biblioteca Colbert e passa al servizio del cardinale Emanuele di Bouillon, e scrive la storia della casa d'Auvergne - principio dei suoi guai. Ché Luigi XIV è avverso al cardinale; B. viene accusato di aver fabbricato la sua storia e la genealogia della casa d'Auvergne per sostenere le pretese politiche del suo mecenate, e si accende una violentissima polemica, a proposito dell'autenticità dei titoli genealogici. B. ne difende l'autenticità; ma quando il cardinale abbandona la Francia, B. viene destituito dalle sue funzioni universitarie ed espulso da Parigi (1710). Vi rientra solo nel 1713: vecchio, senza cariche e uffici, continua tuttavia a lavorare fino alla morte, avvenuta il 28 luglio 1718.
Vastissima l'opera di B. Storico, nel pieno senso della parola, egli veramente non fu, nonostante l'Histoire généalogique de la maison d'Auvergne (voll. 2, 1708) e i tre libri della Historia Tutelensis (1717). Ma fu un infaticabile ricercatore e editore di documenti ed opere, e con i suoi lavori contribuì - al pari degli altri eruditi del suo tempo, Mabillon, Ducange, i Maurini - a preparare il materiale di cui si sarebbe valsa la storiografia posteriore nei suoi nuovi indirizzi. Preziosa specialmente a tal riguardo l'edizione dei capitolari franchi (Capitularia regum francorum, voll. 2,1677), con una diffusa prefazione.
Più intensa ancora l'attività di B. nei riguardi della storia ecclesiastica: basti ricordare la Nova Collectio Conciliorum (dal 125 al 554), Parigi 1683; gli Epistularum Innocentii III papae libri XI, voll. 2, 1682; le Vitae paparum Avenionensium, voll. 2, Parigi 1693, opera posta all'indice nel 1698, e i sette volumi di Miscellanea, Parigi 1678-1715, ricca raccolta di documenti sulla patristica, il diritto canonico, ecc. (nuova ed. di Mansi, voll. 4, Lucca 1761).
Bibl.: Per l'elenco completo delle opere, R. Fage, Les oeuvres de Baluze cataloguées et décrites, Tulle 1882; cfr. L. Delisle, Le cabinet des manuscrits de la Bibliothèque impériale, I, Parigi 1868. Per la vita e l'opera, Deloche, Étienne Baluze, sa vie et ses oeuvres, Parigi 1856; G. Clément Simon, La gaieté de Baluze: documents biographiques et littéraires, Parigi 1888; E. Fage, Étienne Baluze, Tulle 1899; C. Godard, De Stephano Baluzio Tutelensi, Parigi 1901. Per la questione della polemica sulla storia della famiglia La Tour d'Auvergne, la trattazione più chiara è quella di A. de Boislisle, in Mémoires de Saint-Simon, XIV, Parigi 1899; appendice 8, pp. 533-558. Cfr. però anche S. Leroy, Notice armoriale et généalogique sur la maison de Bouillon La Tour, Sedan 1896.