estensione
estensióne [Der. del lat. extensio -onis, dal part. pass. extensus di extendere (→ estensibile)] [LSF] (a) Con signif. concreto, dimensione geometrica in genere, e cioè, a seconda dei casi, lunghezza, larghezza, profondità, ecc. per le e. uni- o monodimensionali o lineari, area per l'e. bidimensionale o superficiale e volume per l'e. tridimensionale; (b) con signif. figurato, campo di applicabilità di un principio, una legge, ecc. e anche intervallo e simili: per es., l'e. vocale (v. oltre); (c) ancora con signif. figurato e relativ. a leggi, teorie, ecc., ampliamento del campo di applicabilità, talora fatto con opportune regole e sotto opportune condizioni: per es., per l'e. della nozione di campo, v. campi, teoria classica dei: I 473 d. ◆ [ALG] La porzione di linea, di piano o di spazio occupata da un determinato ente e anche la relativa misura. ◆ [FAF] (a) Di un termine, un concetto, un predicato, un sistema formale, e simili, è il contenuto di ciascuno di essi. (b) Con altra accezione, nella logica, la classe di tutti gli oggetti che sono denotati con lo stesso segno o con la stessa parola, per cui un insieme viene definito per e. quando si enumerano esplicitamente tutti gli elementi che appartengono a esso (ciò che, in pratica, è possibile soltanto per alcuni insiemi e non per altri: non sarebbe possibile, per es., per le serie aperte, come la serie dei numeri). ◆ [RGR] E. massimale: v. relatività generale, soluzioni della: IV 796 c. ◆ [ALG] E. olomorfa: v. funzioni di più` variabili complesse: II 774 d. ◆ [FME] [ACS] E. vocale: l'intervallo di frequenze acustiche interessato dalla voce umana, all'incirca 70÷1400 Hz: v. fonazione: II 670 f.