Matematico italiano (Napoli 1859 - Torre Annunziata 1906), fratello di Giuseppe Raimondo Pio. Ebbe vita travagliata che gl'impedì di conseguire la laurea, ma per i suoi alti meriti scientifici nel 1886 gli fu assegnata la cattedra di analisi algebrica all'univ. di Palermo, cui seguì (1891) quella di calcolo infinitesimale all'univ. di Napoli; socio corrispondente dei Lincei (1895). Tra i più geniali matematici italiani del 19º secolo, ha condotto ricerche in varî campi della matematica (dall'aritmetica asintotica, alla geometria intrinseca), lasciando moltissime memorie. È ricordato in particolare per un classico metodo di sommazione delle serie, che porta il suo nome. Autore di pregevoli corsi di analisi algebrica (1894), di teoria della elasticità (1894), di geometria intrinseca (1896), di calcolo infinitesimale (1899).