Derivato clorurato dell’ossido di propilene, esistente in due forme isomere α e β alle quali spettano rispettivamente le formule:
L’isomero α è il più importante: liquido volatile, di odore di cloroformio, poco solubile nell’acqua, irritante per la pelle, tossico (soprattutto per i reni), è instabile e molto reattivo, per cui si usa come intermedio in molte sintesi (resine, plastificanti, coloranti, tensioattivi, prodotti farmaceutici ecc.); si usa anche come solvente (gomma, vernici, lacche, derivati della cellulosa). L’e. si prepara industrialmente trattando una dicloridrina con latte di calce.