Mohammadi, Narges. - Attivista iraniana (n. Zanjan 1972). Laureata in Fisica all‘Imam Khomeini International University, ingegnere, durante il periodo universitario ha fatto parte del Gruppo studentesco illuminato e ha lavorato come giornalista per diversi giornali riformisti. Vicepresidente del DHRC, Defenders of Human Rights Center, ha sempre lottato per la libertà di espressione, per i diritti umani, con particolare attenzione ai diritti delle donne, e sostenuto l’abolizione della pena di morte. Attualmente detenuta, arrestata per la prima volta nel 1998 per le critiche al regime teocratico iraniano, il governo l'ha catturata tredici volte, condannata cinque volte a un totale di 31 anni di carcere e sottoposta a tortura e maltrattamento. Dalla reclusione M. è riuscita ad organizzare proteste per l’uccisione di M. Amini, ha scritto saggi e organizzato seminari per le donne detenute sui loro diritti. Nel 2023 è stata insignita del premio Nobel per la pace “per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per la promozione dei diritti umani e della libertà per tutti”.