ENRICO (VII) Raspe, langravio di Turingia, re di Germania
Nato nel 1202, morto il 17 febbraio 1247. Figlio del langravio Ermanno I, successe a suo fratello maggiore, il langravio Ludovico, quando questi, che stava per unirsi alla crociata di Federico II, morì in Puglia l'11 settembre 1227. Egli mandò via dalla Wartburg la pia Elisabetta, moglie di Ludovico. Dapprima, quando avvenne la ribellione del principe Enrico, parteggiò decisamente per Federico II; ancora nel 1237 egli era uno degli elettori di Corrado IV. Da quel tempo cominciò a distaccarsi dalla causa imperiale, senza che però il rappresentante del papa, l'arcidiacono di Passau Alberto Beham, riuscisse a trascinarlo completamente dalla propria parte; anzi E. passò ancora nel 1242 dalla parte dell'imperatore e fu nominato vicario dell'Impero (sacri imperii procurator per Germaniam). Ma nel 1244 egli si unì decisamente alla Chiesa; e dopo che Innocenzo IV ebbe deposto l'imperatore il 27 luglio 1245, pose la sua candidatura al trono di Germania. Il 21 luglio 1246 Innocenzo IV invitò i principi immediati a eleggere il langravio re di Germania. Ma i principi secolari non vollero saperne di una nuova elezione; ed E. fu eletto, il 22 maggio 1246, a Veitshöchheim solo da 4 arcivescovi, da 5 vescovi e da un certo numero di baroni. Riportò il 5 agosto una vittoria su Corrado IV sulla Nida presso Francoforte, dove convocò una dieta; ma dopo la seconda dieta, tenuta nel dicembre a Norimberga, si ritirò da Ulm e morì poco dopo nella Wartburg. La sua morte provocò la lotta per la successione di Turingia.
Bibl.: Böhmer-Ficker-Winkelmann, Regesta imperii, V (1198-1272), i, 1881-1882; Schizzmacher, in Alleg. deutsche Biogr., XI (1880), pp. 439-443; Malsch, Heinrich Raspe, 1911; O. Canz, Ph Fontana, Erzb. v. Ravenna, 1910.