Cerulli, Enrico
, Orientalista (n. a Napoli nel 1898), alto funzionario dell'amministrazione statale italiana, poi ambasciatore a Teheran (1950-1954), indi consigliere di Stato; socio nazionale dell'Accademia dei Lincei, di cui dal 1968 è vicepresidente. Illustre studioso di letteratura etiopica e di letteratura orientale comparata, si è occupato di problemi danteschi nella dotta ricerca su Il Libro della Scala e la questione delle fonti arabo-spagnole della D.C. (Città del Vaticano 1949), che ha aperto un capitolo fondamentale allo studio dei rapporti tra l'Islam e la cultura occidentale; per le implicanze di eventuale influsso del Libro della Scala sulla genesi della Commedia dantesca, v. ISLAM.
Del C. è anche un pregevole studio su D. e l'Islam, in " Al-Andalus " XXI (1956) 229-253, poi in Oriente ed Occidente nel Medio evo. Convegno di scienze morali, storiche e filologiche, presso l'Acc. dei Lincei, Roma 1957, 275-294.
Bibl. - B. Nardi, Pretese fonti della D.C., in Dal Convivio alla Commedia, Roma 1960, 351-370; U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 197-212 (bibl. a p. 198).