encefalo
Porzione anteriore del sistema nervoso centrale dei vertebrati, contenuta all’interno della scatola cranica e costituita da cervello, cervelletto e tronco dell’encefalo. L’e. è sede dei centri della sensibilità olfattiva, visiva, acustica, statica, nonché dei centri associativi, integrativi e dei centri superiori della corteccia cerebrale; dall’e. hanno origine le 12 paia di nervi cranici. Nell’embrione l’e. si sviluppa dalla parte anteriore del tubo neurale che forma, con successivi rigonfiamenti e strozzature, cinque vescicole cave corrispondenti alle diverse sezioni dell’e. adulto: telencefalo, diencefalo, mesencefalo, cervelletto, ponte e bulbo (➔ cervello, sviluppo del). L’e. presenta alcune differenze nei due sessi: queste si riscontrano in partic. a livello di alcuni nuclei dell’ipotalamo, in cui si osserva un dimorfismo sessuale per quanto riguarda sia la forma sia il numero dei neuroni, e in alcune commessure interemisferiche; queste diversità sembrano essere correlate all’aggressività e al comportamento riproduttivo (➔ comportamento sessuale); un’altra diversità si nota anche a livello del telencefalo, che pesa ca. il 12% in più nei maschi, ma ciò è in rapporto con le maggiori dimensioni somatiche maschili, e non ha alcuna relazione con le capacità intellettive.