emozione
Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso autonomo, reazioni ormonali ed elettrocorticali), comportamenti ‘espressivi’ (postura e movimenti del corpo, emissioni vocali).
Diverse teorie tentano di dare una spiegazione dell’e. privilegiando i correlati fisiologici che si verificano nel corso delle e. o le modifiche che si verificano a livello del sistema nervoso. Secondo la teoria, proposta indipendentemente dallo psicologo statunitense William James (1842-1910) e dallo psicologo danese Carl Georg Lange (1834-1900), l’e. è determinata a livello cosciente dalla percezione delle risposte dell’organismo agli stimoli che causano la paura, la rabbia, la tristezza o la gioia. Secondo la teoria di W.B. Cannon, l’e. si verifica a livello cerebrale e non viscerale: le e. si verificherebbero a livello dei circuiti del paleoencefalo, che attiverebbero le funzioni corticali e viscerali in un secondo tempo. Le teorie cognitiviste sostengono che le e. sarebbero soltanto in parte basate sulle modifiche indotte dall’attivazione del sistema nervoso autonomo: in gran parte sarebbero invece legate a meccanismi cognitivi, cioè alla interpretazione di una situazione particolare elaborata dall’individuo.
Le funzioni riconosciute alle e. sono: la capacità di determinare i cambiamenti fisiologici necessari per sostenere le risposte adattive dell’organismo; la preparazione all’azione; la possibilità di regolare le relazioni interpersonali, comunicando i propri piani e le proprie intenzioni attraverso l’espressione. Gli studiosi di ispirazione cognitivista sottolineano la capacità delle e. di modulare l’attività razionale, per es., interrompendo l’esecuzione di piani in corso riorientandoli sulla base di nuove priorità.
La sostanza di un’e. è costituita da un insieme di cambiamenti dello stato fisico e cerebrale, indotti negli organi del corpo e in alcuni circuiti del cervello. Secondo il neurologo portoghese Antonio Rosa Damasio (1944) al nucleo del fenomeno dell’e. va anche aggiunto un processo mentale di valutazione, nonché la percezione da parte del soggetto di tutti i cambiamenti indotti dalle risposte, vale a dire un sentimento. Mentre il corpo e il cervello cambiano sotto l’influenza dei meccanismi di risposta, il soggetto percepisce quei cambiamenti e ne controlla la manifestazione. I sentimenti sono l’esperienza di ciò che il corpo sta facendo, nel momento in cui vengono elaborati pensieri su contenuti specifici, e sono anche la percezione della modalità cognitiva con cui tali pensieri vengono elaborati. Se un’e. è un insieme di cambiamenti dello stato fisico e cerebrale connessi a particolari immagini mentali la cui valutazione ha attivato uno specifico sistema cerebrale, sentire un’e. è l’esperienza di tali cambiamenti uniti alle immagini mentali che hanno dato inizio al ciclo. L’intera gamma dei fenomeni solitamente designati con il termine e. comprende, pertanto, la valutazione, la predisposizione alla risposta e i sentimenti.