EMOPERICARDIO (dal gr. αἷμα "sangue", περί "intorno" e καρδία "cuore")
È il versamento di sangue che si raccoglie nella cavità del pericardio, cioè di quella membrana sierosa, costituita da due foglietti che circonda e riveste il cuore. La causa di questo versamento è un'emorragia prodotta da ferita d'arma da fuoco o d'arma da taglio, o da traumi ottusi. Ma vi sono anche altre cause morbose di quest'emorragia, come una grave alterazione della parete del cuore da aneurisma intracardiaco, infiammazione cronica del muscolo cardiaco, degenerazione grassa di esso, o una grave alterazione dei vasi del cuore (arteria coronaria) o la rottura di un aneurisma dell'aorta per quella porzione che si trova nel pericardio (porzione ascendente dell'aorta). L'emorragia rapida provoca la morte improvvisa per l'ostacolo che la massa di sangue, rapidamente raccoltasi nel cavo pericardio, oppone alle contrazioni del muscolo cardiaco. La morte è preceduta da deliquio, intenso colorito bluastro della cute e delle mucose visibili o pallore intenso di esse, fame d'aria, piccolezza e grave irregolarità del polso (aritmia). La rapidità dell'evento morboso non permette di compiere un esame obiettivo del paziente, specialmente del cuore, poiché questo si arresta presto, perché "tamponato".