DE MARTONNE, Emmanuel
Geografo, nato a Chabris (Indre) il 1° aprile 1873, e formatosi alla scuola di P. Vidal de La Blache; professore di geografia nelle università di Rennes (1899) e di Lione (1906), poi passato a Parigi (1910) dove dirige l'Istituto di geografia dell'università (1927), è uno dei maggiori esponenti della rinnovata scuola francese di geografia. Viaggiò molto in Germania, Cecoslovacchia, Polonia, Romania, Dalmazia, Bosnia, Marocco, Algeria, Egitto, Canada, Stati Uniti, Messico, ecc.; e dettò corsi nella Columbia University di New York (1918) e di Cluj in Romania (1922). Il D. M. considera come scopo fondamentale della geografia la descrizione regionale (Tendences et avenir de la géographie moderne, 1914), e in questo indirizzo si orientano le sue ricerche sul terreno, le quali, senza perdere di vista interamente l'elemento umano, sono specialmente morfologiche.
Le sue opere maggiori sono: La Valachie, essai de iconographie géographique (Parigi 1902); L'évolution des Alpes de Transylvanie (Parigi 1907); Les régions géographiques de la France (Parigi 1921), ecc., e numerosi articoli geografici, fra i quali: La pénéplaine et les côtes bretonnes (1906); L'érosion glaciaire et la formation des vallées alpines (1910-11); L'évolution des vallées glaciaires alpines, en particulier dans les Alpes du Dauphiné (1912); L'extension des régions privées d'écoulement (1928); ecc. Risultati importanti delle sue ricerche sono quelli relativi alle tracce dell'estensione glaciale nei Carpazî, e ai tre cicli dí spianamento, posteriori al ripiegamento orogenetico, nella stessa catena; vedute che furono applicate anche in Francia, specie in Normandia e nelle Alpi del Delfinato, suscitando interesse e discussioni, come ne suscitarono i concetti e le spiegazioni delle forme di degradazione continentale, in relazione al clima. Scrittore di larghe vedute scientifiche, il D. M. ha scritto trattati che hanno rinomanza anche fuori d'Europa. Massimo il suo Traité de géographie physique, che ha ormai 5 edizioni (Parigi 1909-31), e il suo Abrégé de géographie physique (Parigi 1923) tradotto in più lingue; e nel campo della corografia, quello su Les Alpes, géographie générale (Parigi 1927), nonché L'Europe Centrale, 2 volumi della Géographie Universelle (1931), dove rifulgono le sue doti di scrittore facile e di grande abilità divulgativa.