DANDOLO, Emilio
Nato a Varese il 4 aprile 1830, morto a Milano il 20 febbraio 1857. Fu compagno di studî del fratello Enrico, col quale partecipò alla lotta delle Cinque Giornate e alle vicende del battaglione dei bersaglieri lombardi del Manara, del quale era aiutante. Combatté contro i Napoletani e i Francesi alla difesa di Roma; e continuò nella lotta anche dopo la morte del fratello. A Villa Spada, il 30 giugno, vide morire al suo fianco Luciano Manara e rimase egli stesso ferito. Il giorno prima era andato ad accompagnare Emilio Morosini al bastione del Merluzzo (San Pancrazio) e due giorni dopo andò a rilevarne la salma. Accompagnò quella del fratello a Genova, dove non gli fu permesso di sbarcare, e allora proseguì per Marsiglia, quindi raggiunse Vezia presso Lugano. Nel 1849 pubblicò a Torino il suo libro su I volontari ed i bersaglieri lombardi; annotazioni storiche, che fu argomento di qualche critica. Nel 1850 intraprese un lungo viaggio in Oriente, e tornato in patria (13 agosto 1851) lo narrò nel volume: Viaggio in Egitto, nel Sudan, Siria e in Palestina, pubblicato a Milano nel 1854. Gli fu concesso l'anno dopo di prender parte alla guerra di Crimea, in qualità di sottotenente dell'esercito sardo; ma poco dopo l'Austria volle il ritorno di lui in Lombardia, sotto pena, non obbedendo, della perdita della cittadinanza austriaca, dell'espulsione dallo stato e del sequestro dei beni. Tornò a Milano il 10 maggio 1855, e fu sottoposto a stretta sorveglianza, al punto che quando, alla fine del 1856 l'imperatore visitò Milano, gli fu ingiunto, di andare in relegazione ad Adro.
Bibl.: G. Carcano, E.D., Torino 1861; G. Capasso, D., Morosini, Manara e il primo battaglione dei bersaglieri lombardi nel 1848-49, Milano 1914; A. Ottolini, Gli ultimi anni di E.D., in Rass. stor. del Risorgimento, 1917.