ELIACIM (ebr. 'Elyāqīm; i Settanta: Ηλιακίμ)
Il più notevole fra i personaggi biblici di questo nome è oggetto di uno tra i vaticinî di Isaia (Is., XXII, 15). Sobna, prefetto del palazzo di Ezechia, viene aspramente rimproverato dal profeta con magniloquenti allusioni al suo orgoglio, e chiamato obbrobrio della casa del suo padrone: a lui verrà sostituito da Iahvè "il suo servo fedele Eliacim, figlio di Elcia", che ne raccoglierà la successione, e sarà un padre per Gerusalemme e per la casa di Giuda. Nel libro dei Re (II [IV] Re, XVIII, 18; cfr. Is., XXXVI, 3 segg.) Eliacim, divenuto infatti prefetto della casa reale, e Sobna, ridotto al grado di segretario, vengono dal re Ezechia inviati come ambasciatori all'invasore Sennacherib per udirne le intenzioni, e a nome del re trattano con gl'inviati assiri e con Isaia circa le sorti riservate a Gerusalemme.
Un altro Eliacim, figlio di Giosia re di Giuda, dopo la morte di suo padre nella battaglia di Megiddo, e l'effimero regno di suo fratello Joachaz, fu dal re egiziano vincitore Nechao stabilito sul trono di Giuda, assumendo il nome di Joachim (II [IV] Re, XXIII, 29; II Cron., XXXVI, 4). Di altri due Eliacim è incluso il nome nelle genealogie di Gesù (Matt., I, 13; Luc., III, 30).