ELEUTHERAI (᾿Ελευϑεραί)
Città dell'Attica, attuale Gyphtokastro secondo L. Chandler, R. L. Scranton, R. E. Wycherley, N. G. L. Hammond, R. Martin e A. W. Lawrence, sulla scorta di Pausania (I, 38, 8-9; II, 6, 3; ix, 2, 1-3). G. Beloch, U. Kahrstedt e W. Wrede identificano nella località odierna, invece, il sito dell'antica Panakton, con l'ausilio di Tucidide (ii, 18, 1-2 e v, 3, 5). Inoltre, il Beloch tende a localizzare E. a Myupolis (ad E di Gyphtokastro), dove il Chandler e il Wrede suggeriscono essere stata Oinoe. La prima delle teorie elencate sembra la più accettabile. Tolta alla Beozia, E. fu associata nel VI sec. a. C. al demo attico di Oinoe e costituì un sito di primaria importanza strategica sulla strada per Tebe.
La cinta muraria, ancora in buone condizioni, corre sui bordi di una collina descrivendo un'ellissi lunga m 330 circa e larga la metà; lo spessore medio dell'opera è di m 2,60. Vi si contano 4 porte. Le torri (ne rimangono 8 a N) erano a due piani e avevano porte, finestre e scale di disimpegno. R. L. Scranton ha suddiviso in tre fasi stilistiche le tecniche murarie presenti a E.: poligonale con faccia sbozzata, esempio unico rappresentato dai resti di una costruzione isolata, all'interno del fianco N della cinta (Wrede, n. 19); trapezoidale isodomica con faccia scannellata (Wrede, nn. 83, 85-86); isodomica a faccia liscia con giunture oblique dei blocchi (Wrede, n. 84). La tecnica poligonale potrebbe essere della metà circa del V sec. a. C. (il Wrede la dice "beotica"), e precederebbe quindi l'erezione dell'intero circuito delle mura, la cui cronologia, benché non suffragata da fonti storiche, graviterebbe intorno all'ultimo trentennio del IV sec. a. C.
Bibl.: C. Milchhoefer, in Pauly-Wissowa, V, 1905, c. 2345, s. v.; G. Beloch, in Klio, XI, 1911, p. 436 ss.; L. Chandler, in Journ. Hell. Studies, XLVI, 1926, p. 9 ss.; U. Kahrstedt, in Ath. Mitt., LVII, 1932, p. 8 ss.; D. Levi, in Enc. Ital., XIII, 1932, p. 779, s. v.; W. Wrede, Attische Mauern, Atene 1933, pp. 9, 32, nn. 19, 83-86; R. L. Scranton, Greek Walls, Cambridge 1941, pp. 162, 172, 180; R. E. Wycherley, How the Greeks Built Cities, Londra 1949, tav. III a; N. G. L. Hammond, in Ann. Br. Sch. Athens, XLIX, 1954, p. 120 ss.; R. Martin, L'Urbanisme dans la Grèce antique, Parigi 1956, tav. XIV, 1-2; A. W. Lawrence, Greek Architecture, Harmondsworth 1957, fig. 119, A-B.