HERRIOT, Édouard (XVIII, p. 476 e App. I, p. 708)
Come presidente della Camera dei deputati svolse nella crisi del giugno 1940 il ruolo di consigliere favorevole alla resistenza presso il presidente A. Lebrun e il governo. Dopo il colpo di stato del 10 luglio, fu posto in residenza sorvegliata a Maréville (Nancy), da dove, il 13 agosto 1944, fu liberato e trasportato a Parigi da P. Laval, che intendeva servirsi del presidente dell'ultima Camera per un estremo tentativo di salvataggio. Quattro giorni dopo, arrestato nuovamente dai Tedeschi, fu deportato in Germania. Dopo la liberazione, nonostante una tendenza personale verso sinistra non condivisa dalla maggior parte dei suoi seguaci, ha ripreso il posto di capo riconosciuto del partito radicale e dal 21 gennaio 1947 è presidente dell'Assemblea nazionale. Il 5 dicembre 1946 è stato eletto membro dell'Accademia francese. Nel 1948 ha pubblicato il primo volume delle sue memorie intitolandole Jadis.
Bibl.: A. Dansette, Histoire de la libération de Paris, Parigi 1946 (per l'episodio Laval-Herriot).