Pittore, grafico e fotografo statunitense (n. Omaha 1937). Cresciuto a Oklahoma City, si è stabilito poi a Los Angeles dove ha studiato al Chouinard art institute (1956-60). L'interesse per la grafica e i caratteri tipografici, per la fotografia, la sperimentazione compositiva e l'uso di materiali eterogenei (polvere da sparo, sciroppi, materiali organici, ecc.) sono elementi ricorrenti nel suo percorso artistico, che è stato spesso associato a movimenti d'avanguardia, come la pop art, il fotorealismo, l'arte concettuale. Le sue opere pittoriche e grafiche presentano architetture di servizio e insegne (Standard station, Amarillo, Texas, 1963, Hanover, Hood museum of art), parole che campeggiano da sole (Optics, 1967, polvere da sparo su carta, Washington, Hirshhorn Museum) o che sono giustapposte a immagini naturalistiche (Hope, olive, spring, 1999), in un gioco mentale tra segno, significato e immagine. Gli stessi intenti sono sottesi ai suoi libri fotografici: Some Los Angeles apartments (1965), Every building on the sunset strip (1966), Nine swimming pools and a broken glass (1968). Il tema della luce, ricorrente nell'opera di R., è stato oggetto di una mostra, Ed Ruscha's light, tenutasi nel 1998 presso The J. Paul Getty museum in occasione della presentazione del grande dipinto Picture without words, commissionato per lo Harold M. Williams auditorium del Getty Center di Los Angeles. Altre importanti mostre personali di R. sono state allestite al Walker art center di Minneapolis nel 1999 (Edward Ruscha: editions 1959-1999) e nel 2000 al Hirshhorn Museum di Washington (itinerante poi a Chicago, Miami, Forth Worth, Cambridge [Mass.]). Nel 1997 R. ha partecipato alle Biennali di Venezia (dove già era stato presente nel 1970) e del Whitney Museum di New York. Nel 2004 gli è stata dedicata una retrospettiva al Whitney Museum of American Art di New York (itinerante poi al Museum of Contemporary Art di Los Angeles e alla National Gallery of Art di Washington); nello satesso anno, a Roma, è stata allestita un'ampia mostra personale dedicata alla sua opera (Museo nazionale delle arti del XXI secolo). Nel 2005 ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia. Tra le pubblicazioni: Ed Ruscha and photography (2004).