eczema
Eruzione cutanea caratterizzata da papule e da squame, molto diffusa nei paesi industrializzati, nei quali si calcola che almeno il 10% della popolazione soffra di e. almeno una volta nella vita.
Le cause dell’e. possono essere endogene o esogene. Fra le cause endogene si ricordano: l’atopia (➔), di cui la manifestazione eczematosa colpisce prevalentemente i bambini e i giovani, con forte incidenza familiare, ed è caratterizzata da placche eritemato-squamose più frequenti nelle zone di flessione degli arti; la stasi venosa, per cui l’e. compare nelle gambe di soggetti affetti da varici; la mancanza di lipidi nella cute (e. asteatosico degli anziani o nel mixedema). Gli e. da cause esogene sono solitamente allergici, sia da contatto che da fotosensibilizzazione; anche alcuni micoorganismi (Malassentia furfur) provocano una forte risposta immunitaria cutanea con e. seborroico oppure, nel caso di alcuni ceppi di stafilococchi, un e. discoide (nummulare), che talvolta può essere confuso con la psoriasi.
Le caratteristiche comuni a tutti gli e. sono: flogosi cutanea con papule o bolle; edema e formazione di croste di diversa larghezza e differente spessore; prurito; possibilità di passare dalla forma acuta a quella cronica. L’e. cronico ha cute ispessita, fino alla lichenificazione.
Le alterazioni istologiche nell’e. sono: raccolta di liquidi, detta spongiosi, negli spazi intercellulari fra i cheratinociti, infiltrati perivasali di cellule linfoidi e istiocitarie nella parte superiore del derma.
Il trattamento degli e. dipende dalla violenza dei sintomi soggettivi: si usano solitamente vari farmaci, dagli emollienti ai corticosteroidi topici molto potenti (fluorocortisone, mometazone, clobetazone), anche con bendaggio occlusivo. Nei casi resistenti si ricorre alla fototerapia e agli immunosoppressori (ciclosporina).