ECISTA
Con questo nome (οἰκιστής "fondatore"), i Greci designavano il capo d'una spedizione coloniale. In tempi più remoti il capo della spedizione apparteneva in generale a una delle famiglie più illustri, forse anche di stirpe regia. Alla fine del secolo VI l'ecista interrogava l'oracolo, specialmente quello di Apollo Delfico; ma tutto ci porta a credere che anche in tempi anteriori non si trascurasse di esplorare la volontà divina. Quando una colonia voleva fondare un'altra colonia, chiedeva di regola alla metropoli l'ecista, affermando così il vincolo di pietà fra la metropoli e la colonia. L'ecista era accompagnato da ausiliarî e indovini. Gli ecisti spesso ebbero culto eroico, e quando non si poteva, a causa della grande antichità, avere notizia della persona di un ecista si venerava per ecista addirittura un eroe. Agli ecisti furono spesso equiparati i liberatori o pretesi liberatori d'una città.
Bibl.: Busolt-Swoboda, Griech. Staatskunde, II, Monaco 1926, p. 1264 segg.; per il carattere mitico di molti ecisti, vedi sei esempî raccolti da G. Beloch in Griech. Gesch., 2ª ed., Strasburgo 1912, I, ii, p. 218. Vedi in complesso anche E. Meyer, Gesch. d. Altertums, II, pp. 442-443. Ampie discussioni sugli ecisti delle colonie greche occidentali in E. Pais, Storia della Sicilia e della Magna Grecia, I, Torino 1894, passim.