Earned Income Tax Credit (EITC)
Earned Income Tax Credit (EITC) Modello integrato spesa-imposta utilizzato come strumento di contrasto alla povertà. Prevede l’attribuzione di un credito d’imposta ai cosiddetti working poors («lavoratori poveri»), in modo da fornire loro un sostegno al reddito attraverso una riduzione del carico fiscale. La natura integrata dello strumento deriva dal prevedere una voce di spesa (attraverso il credito d’imposta), all’interno del meccanismo di prelievo, che determina l’attribuzione di un sussidio in termini di riduzione del carico fiscale.
In virtù dell’esigenza di superare i possibili effetti distorsivi sul lavoro generati dalla Negative Income Tax (NIT, ➔ imposta negativa sul reddito) e il rischio della creazione di trappole della povertà e/o della disoccupazione, l’EITC si pone come obiettivo quello di alleviare, attraverso un credito d’imposta, lo stato di povertà in cui si trovano i working poors, senza determinare una diminuzione dei loro incentivi al lavoro. Appare evidente che tale sistema di intervento, concentrando l’eleggibilità del programma nell’effettiva percezione di un reddito da lavoro, implica una limitazione della lotta alla povertà e dell’intervento redistributivo dello Stato in favore esclusivamente di coloro i quali sono già inseriti nel sistema occupazionale. In altre parole, l’EITC, limitando il proprio obiettivo a colmare il gap esistente tra la linea della povertà e il reddito guadagnato, per i lavoratori poco qualificati e a bassa capacità reddituale, rappresenta, nell’alveo degli strumenti di sicurezza e assistenza sociale, un metodo complementare rispetto a molteplici altri. Secondo la sua formulazione originaria, l’EITC condiziona l’attribuzione del sussidio previsto attraverso l’uso di una prova dei mezzi che si concentra esclusivamente sul reddito effettivo. Tuttavia, a differenza della NIT, che prevede l’erogazione del contributo anche ai non percettori di reddito, l’EITC fonda l’eleggibilità al programma sull’effettiva occupazione del soggetto.
A partire dalla sua introduzione nel sistema statunitense (1975), l’EITC ha registrato un successo crescente, affermandosi progressivamente fino a diventare il più ampio programma antipovertà in vigore negli Stati Uniti destinato alle fasce di popolazione non anziane.
Il meccanismo attraverso il quale opera l’EITC può essere spiegato attraverso un semplice diagramma, dove si trova sull’asse delle ascisse il reddito lordo e sull’asse delle ordinate il credito d’imposta (sussidio) ricevuto (v. fig.). Il credito di imposta è una funzione del reddito lordo, che è dapprima crescente per i livelli di reddito compresi tra 0 e R1 (phase-in), costante per i livelli di reddito tra R1 e R2 (cosiddetto plateau) e infine decrescente nel tratto tra R2 e R3 (phase-out). Nel tratto crescente della funzione, ossia per i livelli di reddito più bassi, il credito d’imposta concesso sale proporzionalmente (al tasso s) all’aumentare del reddito. Il sussidio è strutturato in modo da divenire più elevato al crescere del reddito fino a raggiungere il punto a, dove il benefit concesso tocca il suo massimo (C1). Per i livelli di reddito superiori a R1 ma inferiori a R2 (plateau), il beneficio rimane costante nel suo ammontare massimo (C1). Superato il punto b sulla curva, per livelli superiori a R2, il credito concesso diminuisce in modo proporzionale (al tasso −t) al crescere del reddito fino a raggiungere il suo punto di minimo (c), dove il credito è uguale a 0, per livelli di reddito pari a R3.