TIECK, Dorothea
Figlia maggiore di Ludwig Tieck, nata a Berlino nel 1789, morta a Dresda il 21 febbraio 1841. Fino dai suoi primi anni passò con la madre al cattolicismo e più tardi, sempre in parte sotto influssi romantici, pensò di farsi monaca; si dedicò invece allo studio delle lingue e letterature, moderne e classiche. Fu di grande aiuto per il padre nei lavori da traduzione e particolarmente per la traduzione di Shakespeare: molta parte fu elaborata e discussa in lavoro comune, insieme con l'amico di casa conte Baudissin. Si devono invece completamente a lei, benché usciti col nome del padre, i sonetti: Coriolano, Cymbeline, Timone ateniese, I due gentiluomini di Verona, Perdita (A Winter's tale) e buona parte del Macbeth. Col Baudissin preparò anche un volume di drammi inglesi preshakespeariani.