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In matematica, insieme dei punti in cui una funzione è definita. La teoria economica affronta lo studio del funzionamento del sistema economico attraverso l’analisi delle relazioni che sussistono fra grandezze economiche rilevanti, per es. fra quantità domandate e prezzi dei beni; fra costo dei fattori produttivi, produttività e competitività delle merci prodotte nel Paese; fra l’ammontare complessivo dei consumi delle famiglie, i redditi netti percepiti, la ricchezza accumulata, la struttura familiare, la professionalità, l’età del capo famiglia. Altri esempi includono la funzione di utilità (➔ utilità, funzione di ), che associa a ogni paniere di quantità consumate un indice, espressione del grado di soddisfazione del consumatore, o la funzione di produzione (➔ produzione, funzione di), che collega il livello degli input impiegati dall’impresa, come le ore lavorate e i servizi dello stock di capitale, all’output ottenuto. Queste relazioni vengono formulate ricorrendo allo strumento matematico delle funzioni, le quali esprimono il legame tra le variabili dipendenti e le variabili indipendenti o esplicative. Tecnicamente, una funzione f è una relazione che associa a elementi di un insieme X elementi di un insieme Y: in formule, f:X → Y. Il termine d. designa l’insieme su cui la funzione è definita (ossia l’insieme X), mentre l’insieme Y rappresenta l’insieme immagine della funzione, ossia l’insieme dei valori che la funzione può assumere.