TREZZINI, Domenico
Architetto, nato a Lugano nel 1679, morto a Pietroburgo nel 1734. Nei riguardi della Russia fu l'architetto più rappresentativo dell'epoca di Pietro il Grande. Si trasferì a Pietroburgo nel 1703 e per circa 9 anni diresse tutta l'edilizia locale, costruendo la città secondo il proprio gusto. Egli fece conoscere ai Russi i primi elementi del barocco occidentale allora in pieno sviluppo in Europa. Le sue costruzioni, pure essendo improntate al barocco, hanno una certa tendenza goticheggiante, dovuta forse all'influenza subita dal Tr. durante la sua permanenza in Germania e in Danimarca. Il Tr. si circondò di maestri, scultori, decoratori e stuccatori, tutti italiani.
Sono grandiose architetture del Tr. la fortezza e la cattedrale dei Ss. Pietro e Paolo a Leningrado. La fortezza ha un portale maestoso. La cattedrale consacrata soltanto nel 1733, basilicale a tre navate, venne distrutta da un incendio: i lavori di riedificazione si protrassero fino al 1775. L'altissimo campanile, costruito a forma di guglia, emerge sugli altri edifici di Leningrado e conferisce alla città un aspetto panoramico caratteristico.
Tra le altre opere del Tr. sono degni di nota il "Gostinyj Dvor" (magazzini generali) e i "Dodici Collegi", imponente complesso di fabbricati, severi e logici nella loro apparente uniformità. Il progetto del Tr. per S. Alessandro a Nevskij ispirato alla chiesa del Gesù di Roma, non fu attuato.
Il Tr. creò una vera epoca nell'architettura russa. Eseguì moltissimi lavori non solo per Pietro il Grande, ma anche per sua moglie Caterina I, che fra l'altro lo incaricò della ricostruzione del proprio palazzo d'inverno e gli conferì il titolo di "colonnello delle fortificazioni". L'aspetto attuale di Leningrado è ancora dovuto in gran parte alla sua opera geniale.
Lavorò poco in provincia. A Mosca si fermò alcuni mesi nel 1703; sembra che vi abbia costruito palazzi privati e la chiesa dell'Ascensione sulla "Bol′šaja Serpuchovskaja".
Bibl.: Fortia de Piles, Voyaes de deux français au Nord d'Europe, Parigi 1796; T. Gautier, Voyages en Russie, ivi 1858; id., Trésors d'art de la Russie ancienne et moderne, Parigi 1859; A. Novickij, Storia dell'arte russa, Pietroburgo 1889 (in russo); I. Grabar', Storia dell'arte russa, Mosca 1909 (in russo); H. Haumant, La Russie au XVIIIe siècle, Parigi 1910; Starye Gody, 1907-1917; L. Réau, L'art russe, Parigi 1922; E. Lo Gatto, Gli artisti italiani in Russia, Roma, voll. 2, 1934-35; O. Wulff, Die neurussische Kunst, Augusta 1932.