TERRADELLAS, Domenico
Musicista, nato a Barcellona l'anno 1713, morto a Roma il 20 maggio 1751. Si hanno poche notizie sulla sua infanzia e gioventù: sappiamo però che fece i suoi primi studî musicali nella sua città natale; poi andò a Napoli entrando nel conservatorio musicale di S. Onofrio diretto allora da Francesco Durante. Il T. infuse nella frase melodica una singolare vita e ampiezza. A quanto riferisce Ch. Burney (A General History of Music, IV, p. 456), il T. avrebbe fatto uso per la prima volta, nell'opera Bellerofonte, del crescendo, e così anche del forte e piano. Le opere teatrali che di lui oggi conosciamo sono: Astarte (1736), Gli intrighi delle canterine (1740), Romolo (1740), Artemisia (1741), Issipile (1742), Merope (1743), Semiramide riconosciuta (1743). Poi fu nominato maestro della cappella di S. Giacomo e S. Ildefonso di Roma, dove scrisse molte Messe, Mottetti e Salmi a varie voci, a 3 e 4 cori, orchestra e organo.
Nel 1746 andò a Londra, presentando la sua opera Annibale in Capua nel King's Theatre Opera House. Egli stesso rappresentò a Londra l'opera Mitridate, accolta molto favorevolmente, e nella stagione seguente, pure a Londra, Bellerofonte, anch'essa con ottimo successo. I maestri che gareggiavano in quella stagione erano Paradies, Lampagni, Haendel e il T.
Nel 1750 ritornò in Italia, presentando a Torino l'opera Didone, e in questo stesso anno rappresentò a Venezia Imeneo in Atene. L'ultima opera che scrisse fu Sesostri, Roma 1751.
Opere del T. si trovano nella Biblioteca Reale di Berlino, nel British Museum, al conservatorio di Bruxelles, di Darmstadt, al museo Fitzwilliam di Cambridge, ai conservatorî di Milano e di Napoli, nella biblioteca del Liceo musicale di Bologna, nella biblioteca di Schwerin, alla Hofbibliotek di Vienna, alla Herzogliche Bibliotek di Wolfenbüttel, all'archivio di S. Giacomo e S. Ildefonso di Roma e alla Biblioteca di Musica della Deputazione provinciale di Barcellona. Scrisse anche un metodo di canto, l'oratorio Giuseppe riconosciuto, e varie canzoni, di cui alcune si conservano a Santa Gudula di Bruxelles.
Bibl.: Ch. Burney, General History of Music, Londra 1790; J. R. Carreras y Bulbena, D. T. musich de la XVIII centuria, Barcellona 1910; J. Roca, La producció musical de D. T., in Revista musical catalana, XXXI, n. 368; F. Florimo, La scuola musicale di Napoli; T. Wiel, I teatri musicali veneziani; F. J. Fétis, Dictionnaire de la musique; F. Pedrell, Diccionario de la música, Barcellona 1911.