Popolazione dell’Africa occidentale, occupante, sulla destra del medio Niger, i ripiani montuosi di Bandiagara (Mali). La lingua appartiene al gruppo grusi delle lingue semibantu.
I D. divennero famosi nella letteratura etnografica grazie ai lavori di M. Griaule e della sua scuola. Nell’ormai classico testo dell’antropologia, Dieu d’eau (1948), Griaule ricostruisce grazie alle conversazioni con un anziano cacciatore cieco, Ogotemmêli, l’elaborata e complessa concezione cosmogonica dei D., mostrando come anche nel cuore dell’Africa fosse possibile rintracciare raffinate filosofie e visioni del mondo.
I D. influenzarono e ancora influenzano, come pochi altri gruppi indigeni, l’immaginario occidentale sulle culture africane. Studi recenti hanno collocato i D. al centro delle riflessioni antropologiche inerenti la produzione artistica, l’etnopsichiatria e la valorizzazione e patrimonializzazione dei gruppi indigeni nel mercato turistico.