diversificazione
Strategia di gestione degli investimenti (d. finanziaria), che ha l’obiettivo di ridurne la rischiosità senza pregiudicarne la redditività. Resa celebre dai lavori del premio Nobel per l’economia H. Markowitz negli anni 1950, la d. finanziaria si basa su una proprietà della varianza (➔) considerata come misura della rischiosità di un portafoglio (➔ ) di titoli. Presi due o più titoli con la medesima varianza, la varianza di una loro combinazione (di un portafoglio) è (tranne nel caso di perfetta correlazione lineare fra i rendimenti dei titoli) inferiore alla singola, e tanto minore quanto minore è la correlazione (➔ covarianza). In particolare, ripartendo l’investimento in parti eguali fra n titoli di eguale varianza e in assenza di correlazione, la varianza del portafoglio risulta pari a 1/n della varianza di ciascun titolo. In astratto, la costruzione di portafogli costituiti da un gran numero di titoli non correlati renderebbe, così, trascurabile la varianza. Peraltro, il vantaggio diminuisce progressivamente al crescere della correlazione positiva, fino ad annullarsi, come detto, quando vi è piena correlazione, e la varianza del portafoglio è uguale a quella di ciascun titolo. Nella realtà, i titoli disponibili sui mercati presentano correlazione piuttosto elevata, a causa dell’influenza di qualche fattore comune, e la ricerca di opportunità redditizie, ma, a correlazione bassa o negativa con quelle già detenute in portafoglio, costituisce una delle sfide più impegnative per gli investitori istituzionali.
Il termine d. si riferisce anche al processo di ampliamento della gamma dei beni prodotti o dei servizi offerti (d. aziendale), talvolta anche in settori diversi da quello tipicamente presidiato (core business, ➔ core) da un’impresa. Può essere motivato dal tentativo di sfruttare i vantaggi della d., ma anche dall’opportunità d’inserimento in mercati in espansione. Dopo un periodo d’incondizionato sostegno a strategie di d. aziendale, la dottrina sembra prevalentemente orientata a una maggiore cautela, sottolineando il pericolo di dirottare, verso settori a redditività incognita, scarse e preziose risorse di capitale finanziario e umano, con potenziale pregiudizio del core business.