DITTERI (lat. sc. Diptĕra; fr. diptères; sp. dípteros; tedesco Zweiflügler; ingl. flies)
Grande ordine d'Insetti comprendente circa 50.000 specie descritte di piccole, medie e raramente grandi dimensioni, fornite di un solo paio di ali, ma abilissime volatrici. Allo stato adulto sono quasi sempre terrestri, per quanto alcune specie dei generi Clunio, Hydrellia, Clinocera, Hydrophorus, Parhydra, Lironophora, ecc., possano trattenersi più o meno a lungo sulla superfìcie delle acque o nelle loro immediate vicinanze; negli stati preimaginali hanno habitat terrestre, acquaiolo o acquatico. I Ditteri presentano il capo mobilissimo, occhi bene sviluppati, talora reciprocamente contigui al dorso (forme oloptiche), ocelli di solito in numero di tre, antenne di forma varia e costituite di parecchi articoli simili fra loro (Nematoceri), ovvero di un piccolo numero di elementi (Brachiceri). In questo secondo caso si osservano di regola 203 articoli prossimali, l'ultimo dei quali reca un'appendice che può essere distintamente articolata, grossetta (stilo) o setoliforme (arista). L'arista, nuda, piumosa pettinata, ecc., è caratteristica dei Ciclorrafi. I Ciclorrafi posseggono anche un organo speciale, conosciuto col nome di ptilinum, sorta di espansione vescicolare della fronte, che serve a spingere fuori l'estremità anteriore del pupario onde permettere lo sfarfallamento dell'insetto. Compiuta la sua funzione, l'organo rientra nel cranio e la sua presenza è rivelata solo da una piccola area (lunula). L'apparato boccale è conformato diversamente a seconda dei gruppi. Il suo maggiore sviluppo si constata negli Ortorrafi ematofagi, dove generalmente esistono: il labbro superiore, allungato e stiliforme; le mandibole e le mascelle, trasformate in stili pungenti; i palpi mascellari di uno o più articoli; il labbro inferiore a forma di guaina; l'ipofaringe pure allungata. Negli altri Ditteri le varie parti subiscono frequenti e talora profonde modificazioni: le mandibole e le mascelle possono essere rudimentali o mancare del tutto, il labbro inferiore terminare con una dilatazione più o meno voluminosa (labello) ovvero chitinizzarsi e finire a guisa di lancetta, ecc. Il primo e terzo segmento del torace sono, nella grande maggioranza dei casi, piccoli; molto sviluppato è invece il mesotorace. Di ali ve ne sono due (ali mesotoraciche), membranose e frequentemente fornite alla base del loro margine posteriore di un lobo più o meno libero (alula) e, al lato interno di questo, di uno o due lobi addizionali (squame). Quando esistono due squame, quella più vicina all'alula si chiama antisquama. Molti Ditteri hanno ali ridotte (forme microttere, brachittere, leptottere, ecc.), parecchi non ne posseggono affatto (forme attere). Il metatorace mostra quasi sempre un paio di organi bacilliformi e subclaviformi, i bilancieri o halteres, omologhi alle ali posteriori e ritenuti organi di senso statico. Le zampe presentano generalmente tarsi di 5 articoli. L'addome, di forma e dimensioni varie, possiede un numero apparentemente ridotto di segmenti, perché il primo urite risulta usualmente atrofico, il secondo piccolo e alcuni degli ultimi modificati: nella femmina essi infatti si invaginano in forma di ovopositore estroflettibile, nel maschio si ripiegano ventralmente per costituire il cosiddetto hypopygium.
I Ditteri sono insetti a metamorfosi complete (olometaboli). Le larve hanno capo raramente bene differenziato (larve eucefale), spesso molto ridotto (larve chiamate impropriamente acefale) o in condizioni intermedie (larve emicefale). Il loro apparato boccale è variamente costituito: fra i Nematoceri può presentarsi tipicamente masticatore; nei Brachiceri i varî pezzi appaiono più o meno modificati, ma le mandibole si muovono lungo un piano verticale; nei Ciclorrafi tutto l'apparato, in correlazione con la riduzione della capsula cefalica, si è estremamente modificato; in queste larve però si nota un caratteristico complesso secondario interno di scleriti, conosciuto col nome di scheletro cefalo-faringeo, i cui due pezzi anteriori a forma di uncini (scleriti mandibolari o uncini boccali) sono denticolati nelle specie fitofaghe, appuntiti in quelle carnivore e suscettibili di sporgere dall'apertura boccale. Nessun altro ordine di Insetti offre nelle proprie larve una così grande eterogeneità di habitat, di costumi e di regimi dietetici. Ne conosciamo di fitofaghe, di fungivore, di saprofaghe, di coprofaghe, di predatrici, di parassite endofaghe ed ectofaghe, ecc. Alcune vivono esternamente sui vegetali di cui si nutrono, altre penetrano nell'interno dei rami, dei tronchi, degli steli, delle foglie, dei fiori, dei frutti, ecc.; parecchie determinano galle o pseudogalle su piante svariate; molte attaccano altri Insetti, Vermi, Molluschi, Vertebrati e perfino l'uomo. Ve ne sono di quelle che menano vita ipogea, di quelle acquaiole o acquatiche e alcune che frequentano le acque termali e le polle petrolifere. Nei Vertebrati e nell'uomo la loro presenza determina miasi superficiali, dermiche e cavitarie spesso pericolose. Le pupe possono essere libere, obtecte o coarctate. Il regime dietetico degli adulti è fitofago, glicifago, ematofago, carnivoro, onnivoro, ecc.
Dal punto di vista dell'organizzazione morfologica i Ditteri debbono ritenersi i più elevati rappresentanti della classe. Essi sono poi gl'Insetti che hanno maggiori rapporti diretti e indiretti con l'uomo, capaci come sono di danneggiare, talora formidabilmente, i prodotti di piante coltivate preziose, di causare direttamente malefatte di ordine vario e di trasmettere i germi e gli agenti delle più terribili malattie.
L'ordine è suddiviso in due sottordini: Ortorrafi e Ciclorrafi (v. voci relative e quelle delle rispettive famiglie).