disgiunzione
disgiunzióne [Der. del lat. disiunctio -onis "il disgiungere e l'effetto di esso", da disiungere (→ disgiunto)] [ALG] [FAF] (a) Uno dei connettivi enunciativi della logica matematica, la cui interpretazione corrente è quella dell'"o" alternativo od "o" debole (l'espressione p o q è vera se almeno uno dei due enunciati p, q è vero); altre possibili interpretazioni sono quelle dell'"o" esclusivo (p o q è vera se e solo se uno dei due enunciati è vero e l'altro è falso) e quella dell'"o" incompatibile (p o q è vera se e solo se p e q non sono simultaneamente veri, ma possono anche essere falsi). (b) Proposizione che risulta verificata dagli elementi di un certo insieme ai quali compete l'uno o l'altro di due o più attributi; è collegata con l'operazione di somma logica (unione). ◆ [PRB] D. di eventi: l'e-vento corrispondente al verificarsi di almeno uno di essi: v. probabilità classica: IV 579 c.