discontinuo
discontìnuo [Der. di dis- e continuo, "non continuo"] [ANM] Funzione d.: funzione f tale che in qualche punto x₀ del suo insieme di definizione (punto di discontinuità) l'uguaglianza limx→x⁰f(x)= f(x₀) non risulta verificata. La discontinuità può essere di vari tipi: (a) se si ha limx→x-⁰f(x)=limx→x+0 f(x)=l e f(x₀)€l oppure f non è definita in x₀ si ha una discontinuità eliminabile (fig. 1); (b) se si ha limx→x-⁰f(x)€limx→x+0 f(x) si ha una discontinuità di salto o di prima specie; (c) infine, se si ha limx→x⁰f(x)=±∞ oppure tale limite non esiste si ha una discontinuità di seconda specie (fig. 2). Le funzioni d. sono assai usate per schematizzare fenomeni fisici che presentano una rapidissima variabilità dei parametri.