(gr. Διοτίμα, lat. Diotima) Leggendaria sacerdotessa di Mantinea, maestra di Socrate, che Platone nel Simposio introduce a esporre la sua concezione dell'amore.
Poeta greco (forse del 3º sec. a. C.), autore di un poemetto su Eracle, di cui abbiamo un frammento sui Cercopi; forse identificabile con un D. di Adramittio, poeta di epigrammi della Corona di Meleagro (2º sec. a. C.). Vi fu anche un altro D. epigrammista, di Mileto.