Oratore greco, nato a Corinto verso il 360 a. C., vissuto come meteco ad Atene, dove divenne logografo ricco e famoso sotto il governo filomacedone instaurato da Cassandro e poi sotto Demetrio Falereo. Allontanatosi da Atene quando Demetrio Poliorcete vi stabilì la democrazia (307), vi tornò dall'Eubea nel 292. Delle sue molte orazioni (secondo gli antichi 160, ma parecchie, già a loro giudizio, apocrife) ne restano, oltre a frammenti, tre, scritte per tre degli accusatori dell'affare di Arpalo: Contro Demostene, Contro Aristogitone, Contro Filocle. L'eloquenza di D. non era originale: per l'imitazione di Demostene, fu chiamato "Demostene d'orzo".