digital storytelling
<dìǧitl stòoritëlë> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – La pratica del racconto avvalendosi delle strategie narrative consentite dalle tecnologie digitali, come l’integrazione di diversi linguaggi mediali, l’utilizzo di meccanismi narrativi derivanti dalle pratiche d’uso dei social media, la circolazione delle storie attraverso dinamiche tipiche della comunicazione in rete con effetto virale. L'espressione nasce nell'ambito educativo per descrivere la pratica in cui i narratori sono studenti che raccontano esperienze personali, o avventure immaginarie, mantenendo rigorosamente il proprio punto di vista, improvvisando e avvalendosi dell’uso di video. Più recentemente, il d. s. è stato utilizzato in ambito formativo, soprattutto all'interno di organizzazioni e aziende. Da queste esperienze didattiche e di formazione ha cominciato a diffondersi l’idea che lo storytelling non abbia soltanto un uso educativo/formativo, ma possa essere considerato un importante strumento di comunicazione aziendale, utilizzabile nelle attività più diverse, come il parlare in pubblico, l’organizzazione di riunioni, le strategie di comunicazione pubblicitaria, ecc., sempre con la precisa regola di favorire una forte immedesimazione dei propri interlocutori. Ne è un importante esempio il video di Michael Wesch The machine is us/ing us, in cui il docente di etnografia digitale della Kansas State university spiega l’impatto antropologico del usando in maniera testuale le stesse tecnologie del web partecipativo.