DHIKR (pronunziato zikr nei dialetti arabi orientali, in persiano e in turco)
Parola araba, che nell'uso tecnico religioso musulmano significa il rammemorare (Dio), sia che ciò avvenga mediante meditazione o orazione interna, sia mediante ininterrotta ripetizione del nome di Dio o dei suoi epiteti o di formule pie. Quindi nell'uso dei ṣūfī o mistici musulmani dhikr indica anche in modo speciale l'insieme delle formule escogitate a quello scopo dal fondatore di una data regola mistica (v. ṣūfismo); e si chiama maǵlis adh-dhikr "riunione per il dhikr" la recitazione in comune di siffatto insieme di formule. Spesso anzi, per brevità, si omette la parola maǵlis, e quindi il semplice vocabolo dhikr serve a designare le cerimonie che si compiono in quelle riunioni e che, in talune confraternite (v.), comprendono anche musica, canto, danze sacre, movimenti ritmici del corpo, ecc.: cerimonie per le quali nell'Africa settentrionale a occidente dell'Egitto si preferisce adoperare la denominazione di ḥaÿrah.