Poeta e critico ungherese (Zalaegerszeg 1904 - Budapest 1996). Considerato un giovane intellettuale non compromesso con il regime dell'amm. Horty e i nazisti, K. fu nominato ministro dell'Educazione e della Religione nel governo di coalizione instauratosi alla fine della seconda guerra mondiale, sottraendo al controllo della chiesa il monopolio dell'insegnamento. Alla presa del potere dei comunisti (1948), fu deposto e gli fu assegnata la direzione della biblioteca dell'Accademia ungherese delle scienze. Durante la rivoluzione ungherese (1956), si unì al Comitato degli scrittori ungheresi, pur mantenendosi defilato. I suoi volumi di poesie Dunántuli hexameterek ("Esametri transdanubiani", 1956) e Lassul a szél ("Rallenta il vento", 1957) sono caratterizzati da grande cultura e raffinatezza formale, mentre le opere di critica Helyünk a világban ("Il nostro posto nel mondo", 1946), A magyar irodalom képeskönyve ("Album della letteratura ungherese", 1956), Arany János (1971) e Csak hangköre más: Arany János 1857-1882 ("Una diversa sfumatura di voce: Arany János 1857-1882", 1987) costituiscono un'approfondita analisi della letteratura ungherese.