DESMARETS de Saint-Sorlin, Jean
Scrittore francese, nato a Parigi nel 1595 e quivi morto il 28 ottobre 1676. Fornito di una varia cultura letteraria e artistica, si volse di preferenza alla poesia; appartenne dapprima al gruppo dell'Hôtel de Rambouillet, e pubblicò un romanzo, Ariane (1632), conforme al gusto del tempo. Trattò poi la drammatica per compiacere il cardinale Richelieu, che favoriva il teatro: la sua cosa migliore in questo campo è la commedia Les Visionnaires (1637), satira del preziosismo, che precede quelle del Molière. Tornò al romanzo con Roxane (1ª parte, 1639); poi si dedicò alla poesia epica e alle controversie religiose. Fra il 1654 e il 1657 pubblicò il poema eroico Clovis ou la France chrétienne e in opposizione al Boileau difese il meraviglioso cristiano nella poesia; col dialogo Les délices de l'esprit humain (1658) e soprattutto con La comparaison de la langue et de la poésie françoises avec la grècque et la latine et des poètes grecs, latins et françois (1670) segnò l'inizio della "Querelle des Anciens et des Modernes" sostenendo il progresso indefinito dell'arte e della poesia e la superiorità dei poeti moderni sugli antichi. Lasciò varî scritti di divozione, in prosa e in versi, e opuscoli polemici contro i giansenisti, che risposero con le lettere del Nicole.
Bibl.: A. Reibetanz, J. D. de S. S., sein Leben und seine Werke, Lipsia 1910; R. Gebhardt, J. D. S. S., als dramatischer Dichter, Erlangen 1912; H. Gillot, La Querelle des Anciens et des Modernes en France, Parigi 1914.