DESENZANO del Garda
Cittadina sulla riva meridionale del lago di Garda, antico borgo di origine romana; nel 1921 vi è stata messa in luce una villa romana decorata a mosaici policromi. Gli ambienti della villa, i cui muri sono però conservati per poca altezza, sono interessanti per la loro pianta alquanto mossa, che richiama per qualche elemento la più grandiosa villa di Piazza Armerina. Il centro della villa è formato da una vasta sala a trifoglio che si unisce ad un ambiente biabsidato, che si apre a sua volta su un ampio peristilio al di là del quale è una sala ottagonale (il triclinio?). Dietro alla sala a trifoglio sono un viridarium con un grazioso ninfeo ed un'aula absidata in cui si aprono, in contrapposizione, due ambienti esagonali.
Notevole la ricchezza dei mosaici policromi con paste vitree che adornano i pavimenti di tutti gli ambienti. Nell'aula biabsidata sono scene di amorini alla pesca che richiamano schemi di mosaici africani: nella cella trichora, in campi quadrati e ottagonali, amorini, figure apotropaiche, animali domestici, fiere; in quattro spazî a croce greca, bellissimi kàntharoi da cui sorgono piante ornamentali. In un altro ambiente minore due quadretti con amorini e psychài che intrecciano corone, in un altro ancora protomi ferine. Particolarmente ricchi e variati i mosaici geometrici, soprattutto nel vasto peristilio e nella adiacente sala ottagonale: scacchiere, trecce, nodi di Salomone, rombi, cerchi, ecc. I mosaici sembrano da attribuirsi, come la villa, alla fine del IV sec. d. C.; vi è un resto di mosaico precedente in bianco e nero ad un livello inferiore.
Sul Lungolago si conserva il bel sarcofago, di una Atilia Urbica, ornato sui fianchi da rilievi ispirati alla vita della defunta, sulla fronte, ai lati della cartella con l'iscrizione, da due genî con le fiaccole abbassate.
Bibl.: A. Levi, Vestigia romane; ruderi e mosaici a D., in Brescia, 1929. La villa a mosaici è inedita. Per il sarcofago, v. cenno di Rodenwaldt, in Arch. Anz., 1934, c. 2875 ss.; l'iscrizione è in C. I. L., V, 4031; N. Degrassi, D. del Garda, in Not. Sc., 1946, pp. 12-13.