denti
Gli organi fondamentali della masticazione
In molte specie animali sono presenti diversi tipi di denti, ciascuno con una sua particolare funzione. Per questo la composizione della dentatura dice molto sulla natura e sulle abitudini di ciascuna specie. Nei mammiferi come l'uomo, lo sviluppo della dentatura avviene in due fasi e termina solo con la maturità dell'individuo
I denti sono indispensabili per la masticazione. Nel dente si distinguono varie parti: la radice, che è inserita dentro l'osso e a esso lo ancora; la polpa, che ospita il nervo e i vasi sanguigni; la dentina, che è la parte più abbondante del dente; infine lo smalto, che è il rivestimento più esterno ed è la sostanza più dura presente nell'organismo. La parte visibile del dente è chiamata corona, quella inserita nella gengiva è chiamata colletto. L'uomo adulto ha 32 denti permanenti, 16 per ciascuna arcata, inferiore e superiore.
In base alla forma e alla funzione si distinguono per ogni lato a partire dal centro: 2+2 incisivi, che tagliano e strappano il cibo, 1+1 canini, che lo forano e lo spezzano, 2+2 premolari e 3+3 molari, che lo macinano.
Dalla dentatura di un animale si può dedurre molto sulla sua alimentazione. L'uomo, che mangia un po' di tutto (è onnivoro), ha denti per così dire tuttofare, adatti a un tipo di alimentazione mista: non ha i canini sviluppati dei carnivori, come le tigri o i lupi, né i premolari e molari grandi ed efficienti dei ruminanti (buoi e pecore) e neppure gli incisivi prominenti dei roditori, come il coniglio o il topo.
Nell'uomo e negli altri mammiferi si sviluppa per prima una dentatura destinata a cadere (decidua o da latte) e poi una dentatura permanente. La dentatura da latte è formata solo da 20 denti, perché non ci sono premolari e i molari sono soltanto 4 per ogni arcata. Anche se i denti cominciano a spuntare intorno ai sei mesi di vita (di solito i primi sono gli incisivi centrali inferiori) e finiscono verso i due anni di età, il loro sviluppo comincia molto prima della nascita. È importante che durante la gravidanza l'alimentazione della madre contenga un'adeguata quantità di fluoro, un elemento fondamentale per garantire che lo smalto presenti la necessaria durezza. I denti da latte iniziano a cadere attorno ai sei anni, cominciando dagli incisivi centrali, e il processo va avanti fino a circa dodici anni. Contemporaneamente comincia l'eruzione dei denti permanenti, che termina dopo il raggiungimento della maturità con l'eruzione degli ultimi quattro molari, chiamati per questo denti del giudizio. Nonostante il nome, però, questi denti non hanno sempre tanto giudizio e nascono storti o non nascono affatto. Allora può essere necessario andare dal dentista, il medico dei denti.
Anche se non ce ne accorgiamo, la nostra bocca è abitualmente abitata da vari tipi di batteri. Alcuni di questi si legano allo smalto dei denti e formano la cosiddetta placca. Alcuni dei batteri presenti nella placca sono particolarmente abili nel trasformare gli zuccheri in un acido, l'acido lattico, che erode lo smalto e poi danneggia la dentina: si forma così una cavità chiamata carie. L'interno del dente non è più protetto e il suo nervo trasmette al cervello segnali di dolore, specialmente quando si masticano cibi dolci o caldi o freddi. Per evitare infezioni più gravi o che il dente venga totalmente distrutto bisogna rivolgersi al dentista, che ripulirà la cavità che si è formata, la disinfetterà e la otturerà con particolari materiali.
Per non avere carie ai denti è necessario mangiare pochi cibi contenenti zuccheri e comunque lavarsi sempre i denti con lo spazzolino dopo aver mangiato; e andare a farsi controllare dal dentista un paio di volte all'anno.
Talvolta i denti nascono storti o male allineati. Oppure per qualche ragione (per esempio, se è stato tolto un dente) si spostano. Questo può creare una situazione chiamata malocclusione, che significa "cattiva chiusura". Questa situazione può non solo creare un problema estetico ma anche avere conseguenze a distanza (dolori alla testa o, addirittura, alla schiena). È per questo che a molti bambini viene applicato un apparecchio correttivo (la famigerata macchinetta!). Al giorno d'oggi, comunque, esistono apparecchi quasi invisibili.