dem
s. m. e f. e agg. inv. Chi fa parte del Partito Democratico; relativo al Partito Democratico.
• [tit.] Una sinistra inquieta inguaia i dem [testo] [...] Se l’Idv sembra ragionare ormai in chiave solipsistica (e le mosse di [Leoluca] Orlando, con la «copertura» di [Antonio] Di Pietro, confermano questa tendenza), il rapporto tra i dem e Sel sembra imboccare una strada diversa. (Rudy Francesco Calvo, Europa, 16 marzo 2012, p. 3, News Analysis) • Nel contempo, da sinistra, suonano la grancassa uguale e contraria: «Che ci stiamo a fare al governo con [Angelino] Alfano e [Roberto] Formigoni?», chiede e si chiede molto retoricamente Pippo Civati della minoranza dem, come se prima, con [Enrico] Letta, i due centristi non ci fossero lo stesso. (Nino Bertoloni Meli, Messaggero, 15 febbraio 2014, p. 3, Primo Piano) • Poi salta fuori la telefonata intercettata tra il futuro presidente del Consiglio (all’epoca segretario dem e primo cittadino a Firenze) e il generale della Finanza, Michele Adinolfi. Niente di penalmente rilevante, solo tanta familiarità. (Gian Maria De Francesco e Massimo Malpica, Giornale, 27 settembre 2015, p. 3, Il Fatto).
- Accorciamento del s. m. e agg. dem(ocratico).
> democrat.