Signore, de facto, di Verona (m. 1277): di nome Lonardino di Iacopino, soprannominato Mastino. Podestà di Verona nel genn. 1259, nel 1261 ebbe la carica di podestà della Casa dei mercanti, carica che nel 1269 passò al fratello Alberto. Eletto forse capitano del popolo nel 1262, tale ufficio, temporaneo e straordinario, non significò l'inizio d'una vera e propria signoria, se pure, come capo del partito popolare, egli ebbe una posizione preminente, specie nella lotta contro i nobili fuorusciti e i guelfi. Nel 1267 favorì la venuta in Italia di Corradino di Svevia, da cui fu nominato podestà di Pavia, e nel 1272 fu arbitro nella pace di Mantova. Lasciò un figlio legittimo, Niccolò (m. 1294), che non ebbe però alcuna parte nella signoria; ebbe inoltre i figli naturali Guido (m. 1270), Bartolomeo (m. 1290) e Pietro (m. 1295), che furono tutti e tre vescovi di Verona.