DEBITO PUBBLICO (XII, p. 437)
PUBBLICO Statistica dei debiti pubblici (p. 441). - Al 30 giugno 1913 il debito pubblico italiano ascendeva a 15.125 milioni, di cui 840 di debito fluttuante; a pari data nel 1947 a 1.321.465 milioni, di cui 832.811 di debito fluttuante. Qualora si ricorra ai numeri indici dei prezzi all'ingrosso, per esprimere in lire del 1913 l'ammontare del 1947 e degli anni precedenti, allo scopo di separare l'incremento effettivo da quello nominale del debito pubblico e di rendere comparabili le cifre (si avverta però che detti numeri indici esprimono solo in misura approssimativa la svalutazione monetaria), il debito pubblico del 1947 risulta pari a 5.168 milioni in lire del 1913, ossia 2,92 volte inferiore a quello del 1913, nonostante le enormi spese di cinque guerre (libica 1911, europea 1915-18, etiopica 1936, spagnola 1938, mondiale 1940-45) e delle crisi economiche che le hanno seguite. La svalutazione monetaria ha ridotto cioè il peso del debito pubblico, con sacrificio dei possessori dei titoli e con sollievo del Tesoro. Poiché l'interesse medio del debito pubblico nel 1947 è più elevato che nel 1913, il carico del servizio (in lire del 1913) è cresciuto di 4,40 volte nel 1947 rispetto al 1913.
Bisogna tener conto però di due altri elementi, la popolazione e il reddito, per rendersi conto della sopportabilità del debito pubblico in Italia. Aumentando la popolazione, crescono le persone le quali - con le imposte indirette ancor più che con le dirette - contribuiscono al servizio degli interessi; e, salendo il reddito nazionale, questo offre più larga base al carico del debito pubblico. Quindi, considerando che dal 1913 al 1947, gli indici della popolazione sono saliti da 100 a 128 e quelli del reddito da 100 a 135, si comprende che anche sotto l'influenza di queste due forze il peso del debito pubblico si affievolisca, ripartendosi, su più larga base. Non si fanno calcoli di questa riduzione, perché in parte l'incremento del reddito coincide con quello della popolazione. Se si considerano poi i singoli individui, con A. De Viti De Marco si può ritenere in certa misura attendibile il cosiddetto ammortamento automatico del debito pubblico correlativamente alla diffusione dei titoli fra il pubblico, se ciascuno dà allo stato d'imposte, per il servizio del debito pubblico, quanto riscuote per interessi dei titoli statali.
Per i debiti all'interno, che al 31 dicembre 1947 ammontavano a 1.473 miliardi, bisogna altresì calcolare 68 miliardi di debiti di tesoreria; 780 miliardi per eccedenza di residui passivi sugli attivi; 35 miliardi quale valore attuale di annualità per pagamenti differiti; 114 miliardi di am-lire, sicché il totale del debito sale a 2.470 miliardi.
Per i debiti all'estero, l'Italia, che ha ridotto a residui insignificanti gli antichi debiti, sta ora svolgendo un programma di prestiti soprattutto negli S. U.
Statistica comparata dei debiti pubblici. - La tabella II permette di confrontare i debiti all'estero in 29 dei principali stati prima e dopo le due guerre mondiali, di considerare l'influenza della guerra sull'incremento dei debiti pubblici e di formarsi un'idea statistica più esauriente sull'ampiezza dei debiti stessi.
Bibl.: Annuario statistico italiano, 1946, Roma 1947; Société des Nations, Revue de la situation économique mondiale 1942-44, Ginevra 1945; Statistisches Jahrbuch der Schweiz 1946, Berna 1947: aggiornati in base ai dati di documenti ufficiali.