deberlusconizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza di Silvio Berlusconi.
• «La dichiarazione grave e pesante di [Romano] Prodi fa riflettere sull’eredità lasciata dal quinquennio berlusconiano e su quanto tutti se ne avvalgano. Il centrosinistra arrivato al potere aveva due strade: invertire la rotta e deberlusconizzare l’Italia o approfittare del lavoro sporco compiuto dal capo del centrodestra. Per la tv, soprattutto per la Rai si è deciso di lasciare le cose come stavano. Infatti il centrosinistra adesso dice: Berlusconi non aveva tutti i torti, questi signori non devono esagerare... Così è difficile spiegare che i politici non sono tutti uguali. Se dicono e fanno cose identiche, sono loro a alimentare il qualunquismo. Certo non [Michele] Santoro. E nemmeno [Beppe] Grillo» (Marco Travaglio intervistato da Paolo Conti, Corriere della sera, 11 ottobre 2007, p. 15) • Il paradosso aumenta dall’altra parte del campo, che non è il centrodestra, bensì il solo e dimagrito Pdl, dove [Angelino] Alfano ‒ che scopre di non riuscire a deberlusconizzare il partito ‒ sta giocando una partita che risulta difficilmente comprensibile a menti meno intelligenti di [Ignazio] La Russa e [Maurizio] Gasparri. (Francesco Storace, Giornale d’Italia, 25 novembre 2012, p. 1, Prima pagina) • L’occasione sembra davvero unica. Si tratterebbe, infatti, si sussurra dai corridoi del Convention Centre di Dublino, di «deberlusconizzare» il centrodestra, per rispondere adeguatamente a quanto sta accadendo nel Pd. (Pierpaolo Arzilla, Avvenire, 8 marzo 2014, p. 8, Attualità).
- Derivato dal v. tr. berlusconizzare con l’aggiunta del prefisso de-.
- Già attestato nella Stampa del 26 maggio 1995, p. 5, Interno (Massimo Gramellini).