DE VECCHI, Cesare Maria, conte di Val Cismon
Nato a Casale Monferrato il 14 novembre 1884, conseguì la laurea in giurisprudenza. Si diede anche alla pittura ed espose più volte alle mostre della Promotrice di Torino, e pubblicò un volume di versi (Primavera, Torino 1906). Prese parte valorosamente alla guerra contro l'Austria, e fu decorato di sei medaglie. Creò il movimento fascista piemontese, portandovi la sua fede dinastica, che concorse efficacemente a far trionfare sulla tendenza repubblicana; rimase gravemente ferito il 6 marzo 1921 in un'imboscata presso Casale. Deputato dal 1921; quadrumviro della marcia su Roma; sottosegretario alle Pensioni dal novembre 1922, passato alle Finanze nel 1923; comandante generale della milizia; dal 21 ottobre 1923 governatore della Somalia dove diresse l'occupazione effettiva dei sultanati di Obbia e di Migiurtini; senatore del regno dal 21 marzo 1924, insignito del titolo di conte di Val Cismon il 3 agosto 1925, fu nominato ministro di stato nel gennaio 1928 e nel giugno 1929 ricoprì per primo la carica di ambasciatore italiano presso la S. Sede.
Bibl.: S. Gotta, C. De V., Milano 1923; P. Orano, C. M. De V., Roma 1928.