SANTILLANA, Giorgio Diaz de
Storico della scienza, nato a Roma il 30 maggio 1902, morto a Miami (Florida) l'8 giugno 1974. Laureatosi in fisica all'università di Roma (1925), nel biennio 1925-27 intraprese studi filosofici a Parigi, per tornare poi in Italia come assistente presso l'istituto di Fisica dell'università di Milano. Nel 1929 fu chiamato a Roma da F. Enriques, che lo volle come collaboratore nel progetto di una Scuola di Storia della scienza da istituire presso l'università di Roma. Insieme a Enriques, pubblicò nel 1933 una Storia del pensiero scientifico. Nel 1935 tenne una serie di lezioni alla Sorbona, su invito del filosofo A. Rey. Nel 1936 emigrò negli Stati Uniti, dove tenne seminari e corsi in diverse università, divenendo poi, nel settembre del 1938, visiting lecturer ad Harvard. Nel 1941 fu invitato a tenere corsi presso il dipartimento di Inglese e storia del Massachusetts Institute of Technology. Fu promosso assistant professor (1942) e associate professor (1948); nel 1954 gli venne conferita la cattedra di Storia e filosofia della scienza.
Nel dopoguerra, De S. riprese i contatti con l'Italia, e tenne corsi presso le università di Firenze e Venezia. Nel 1955 pubblicò The crime of Galileo, un'indagine ampia e acuta del processo a Galilei, opera tradotta in molte lingue (la trad. it., Processo a Galileo, con apposita introduzione dello stesso De S., comparve nel 1960). De S. vedeva nel progresso della razionalità scientifica e nella libertà della ricerca l'unico antidoto al totalitarismo e individuava nel processo a Galilei un momento paradigmatico nella storia dell'Europa moderna. Nel 1957, in un coraggioso articolo, Galileo and Oppenheimer, pubblicato in The Reporter, elevava la sua protesta contro il ricorrente tentativo del potere politico di condizionare la coscienza del ricercatore.
Tra le sue opere recentemente pubblicate in Italia, si ricordano: Reflections on men and ideas (1968; trad. it. parziale Fato antico e fato moderno, 1985); Hamlet's mill. Essay on myth and the structure of time (1969; trad. it., 1983).