DE LAUNAY, Claudio Gabriele
Generale, nato da nobile famiglia a Duingt, nel Genevese (Savoia), il 6 ottobre 1786, morto a Torino il 21 febbraio 1850. Servì dapprima nell'esercito austriaco al seguito del generale Bubna; poi, tornato in patria (1815), fu maggiore delle Guardie del corpo, colonnello di cavalleria e maggior generale (1837). Nel 1841 ebbe il comando della brigata di Savoia e, nel 1843, promosso tenente generale, andò viceré in Sardegna. In quest'ultimo ufficio, che tenne sino al maggio del 1848, acquistò fama d'uomo energico, prudente e intelligente, onde, nell'ottobre di quell'anno, fu mandato a reggere, in circostanze difficilissime, la divisione militare di Genova. Il ministero Perrone-Pinelli lo nominò allora generale d'esercito e senatore (7 dicembre 1848). Quando, con un infelice proclama, il ministro Domenico Buffa allontanò da Genova le truppe regolari per mettere al loro posto la Guardia nazionale, il De L., il quale non credeva che la politica dovesse esser fatta sulle piazze, tornò a Torino e si difese pubblicamente (29 dicembre 1848) contro le accuse dei demagoghi, che appoggiavano il ministero Gioberti. Il 27 marzo 1849, dopo la catastrofe di Novara, nei giorni dell'insurrezione genovese, da lui preveduta, accettò da Vittorio Emanuele II, con militare disciplina, il difficile incarico di costituire un governo che fronteggiasse gli eventi. Tenne per sé il portafoglio degli Esteri, diede quello dell'Interno al suo amico Pinelli e, nell'interesse del re e del paese, chiese anche la collaborazione del Gioberti, che fu mandato com'è noto a Parigi. Ristabilito l'ordine all'interno e avviate, con la mediazione della Francia e dell'Inghilterra, le trattative di pace con l'Austria, il De L. lasciò il posto al D'Azeglio (7 maggio 1849), affinché i democratici non avessero il pretesto di mettere in dubbio, per causa sua, la lealtà costituzionale del nuovo sovrano.
Bibl.: Oltre alle storie generali del Regno di Sardegna nel 1848-1849 e gli scritti del Gioberti: cfr. M. Degli Alberti, I prodromi della rivoluzione di Genova nel 1849, in Nuova Antologia, 1° gennaio 1910; e inoltre Il Risorgimento, 29 dicembre 1849. Per la sua opera in Sardegna: G. Siotto-Pintor, Storia civile dei popoli sardi dal 1798 al 1848, Torino 1877, p. 398 segg.