Cronenberg, David
avid Regista cinematografico canadese, nato a Toronto il 15 marzo 1943. Nel 1996 ha ottenuto, con il film Crash, il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes.
I lavori più significativi tra gli anni Sessanta e Settanta, Stereo (1969) e Crimes of the future (1970), contengono in nuce le linee formali e i temi caratteristici del regista. Nel 1975 con They came from Within, noto anche come The parasite murders (Il demone sotto la pelle), suo esordio nel lungometraggio, C. abbraccia uno stile crudo e diretto, chiaramente influenzato da The night of the living dead (1968; La notte dei morti viventi) di G.A. Romero. Il film rovescia la prospettiva tradizionale dei film horror, secondo la quale la minaccia proviene dall'esterno: i mostri di C. infatti sono endogeni e si producono per partenogenesi dall'organismo umano malato. C. prosegue con Rabid (1977; Rabid, sete di sangue) la sua indagine sulle forme teratomorfe del corpo. Riprendendo il tema dai suoi primi lavori, il regista inserisce con insolita violenza in The brood (1979; Brood, la covata malefica) il motivo della perdita della percezione del proprio corpo e delle sue funzioni. Il successivo Scanners (1980), nel recuperare l'ambientazione dei primi mediometraggi, introduce nell'universo teorico di C. le riflessioni massmediologiche di M. McLuhan. Ma l'acquisizione più importante del film è di aver formulato, in anticipo sulla letteratura cyberpunk, l'idea di uno spazio incorporeo, virtuale, dove ipotizzare nuove forme di scambi, di esistenze e di possibilità di comunicazione. Sarà Videodrome (1982) a radicalizzare tale idea e a sancire l'abolizione tra l'interno e l'esterno, delineando lo spazio mentale della visione assoluta. Se con The dead zone (1983; La zona morta) C. ritorna a esplorare il territorio della telepatia, con The fly (1986; La mosca), rifacimento dell'omonimo film di K. Neumann del 1958, ipotizza l'identità tra codice genetico e codice binario. In Dead ringers (1988; Inseparabili) sconvolgente storia di due gemelli, il regista affronta il fascinoso e ambiguo tema del doppio. Con The naked lunch (1991; Il pasto nudo) la poetica di C. si confronta con l'omonimo capolavoro di W. Burroughs.
In M. Butterfly (1993) C. è riuscito a esplicitare la tensione melodrammatica propria del suo cinema e il film viene considerato, con Videodrome, il lavoro più rappresentativo del regista. L'attrazione tra carne e metallo è alla base di Crash (1996), adattamento dell'omonimo romanzo di J. Ballard. Ha poi diretto EXistenZ (1998).
Bibl: The shape of rage. The films of David Cronenberg, ed. P. Handling, Toronto-New York 1983; David Cronenberg. Tranformatie van een horrorfilmer, ed. J. Blokker, Rotterdam 1990; D. Cronenberg, Cronenberg on Cronenberg, ed. Ch. Rodley, London 1992; S. Grunberg, David Cronenberg, Paris 1992; G. Canova, David Cronenberg, Roma 1993; M. Pecchioli, Effetto Cronenberg. Metacritica per un cinema delle mutazioni, Bologna 1994; David Cronenberg. Dal cinema della mutazione all'horror esistenziale, a cura di F. Liberti, Roma 1995; La bellezza interiore. Il cinema di David Cronenberg, a cura di M. Canosa, Recco 1995.