TOURNEUR (e anche Tournour), Cyril
Drammaturgo, nato intorno al 1575 e morto in Irlanda il 28 febbraio 1626. Nulla sappiamo di lui fino alla pubblicazione della sua prima opera, The Transformed Metamorphosis (Londra 1600), allegoria sulle condizioni politiche dell'epoca, sulla corruzione della Chiesa, e il pericoloso stato dell'Irlanda, scritta in versi rozzi e pedestri; il motivo centrale, un lamento sulla tenebra, la miseria e la bruttezza del mondo, anticipa i temi delle tragedie (nel personaggio del prode cavaliere Mavortio si è voluto veder adombrato il conte di Essex, ma la congettura incontra gravi difficoltà). Il T. ritorna nell'ombra per altri sette anni, fino alla pubblicazione di The Revenger's Tragedy (Londra 1607), che, sebbene anonima, gli è attribuita per antica e sicura tradizione; segue A Funeral Poem upon the Death of... Sir Francis Vere (Londra 1609), che, insignificante come poesia, fornisce un argomento per l'ipotesi che il T. fosse figlio del capitano Richard Turnor che aveva preceduto sir Francis Vere nell'ufficio di governatore di Brill in Olanda; nel 1611 appare infine, col nome dell'autore, The Atheist's Tragedy; una tragicommedia, The Nobleman (1612), è perduta. Un Character che il T. scrisse in prosa in occasione della morte di Robert Cecil, primo Earl of Salisbury, nel 1612 ce lo mostra intrinseco della potente famiglia Cecil. Con una elegia funebre in morte del principe Enrico (A Grief on the Death of Prince Henry, 1612) si chiude la carriera letteraria del T., che riappare nel 1613 e negli anni seguenti fino alla sua morte in varî documenti, adempiendo a funzioni politiche e militari. Sotto il suo patrono sir Edward Cecil prese parte alla spedizione contro gli Spagnoli a Cadice, nel 1625, e morì per malattia contratta in questa circostanza.
Le due tragedie alle quali si raccomanda la fama del T. appartengono alla tradizione del dramma di vendetta, di origine seneciana, a quella che potrebbe chiamarsi la scuola della Spanish Tragedy (v. kyd); risentono assai dell'influsso dell'Antonio and Mellida del Marston, specie per lo spirito cinico che serpeggia fra gli orrori di marca italiana (la Revenger's Tragedy ha per argomento la vendetta di Vindice per l'assassinio della sua amante da parte del licenzioso duca, e per il tentativo del figlio di costui, Lussurioso, di sedurre la sorella di Vindice, la casta Castiza; la Atheist's Tragedy ha per argomento le macchinose trame dell'ateo D'Amville, delle quali cade vittima egli stesso). Il T. rivela una certa originalità nel trattare il trito tema della vendetta; alcune scene, come l'uccisione del vecchio duca e la tentazione di Castiza nel primo dramma, sono famose e mostrano un profondo senso degli effetti teatrali; notevolissima per questo riguardo è la scena con cui s'apre il dramma. Notevole è anche l'uso dell'ironia drammatica: mentre il cupo fuoco che qua e là balena tra gl'ineguali versi ha formato l'ammirazione di tutti i critici.
Bibl.: Works, a cura di Allardyce Nicoll, con imporatnte introduzione e note, Londra 1930; M. C. Bradbrook, Themes and Conventions of Elizabethan Tragedy, Cambridge 1935; V. M. Ellis-Fermor, The Imagery of "The Revengers Tragedie", and "The Atheists Tragedie", in Modern Language Review, XXX (1935), saggio raccolto in The Jacobean Drama, Londra 1936; M. Schwob contaminò varie circostanze relative a drammaturghi elisabettiani nel suo Cyril Tourneur, poète tragique, in Vies Imaginaires, Parigi 1896.