Figlio (Nyborg 1481 - Kalundborg 1559) del re Giovanni di Danimarca, cui succedette nel 1513, dopo essere stato viceré di Norvegia dal 1502 al 1512. Fu notevole per la sua attività riformatrice, a favore delle città, della borghesia e del commercio nazionale, per il quale combatté contro le città anseatiche. Mirò a unire i tre stati del Nord sotto un'unica forte dinastia, sostenuta dai ceti non privilegiati, ma non ebbe doti né forze pari al compito. Conquistò nel 1520 la Svezia, che governò tirannicamente ("bagno di sangue di Stoccolma"), sì che questa si sollevò liberandosi, sotto Gustavo Vasa (1521). Insorta poi anche la Danimarca, fuggì in Olanda (1523) e si fece per qualche tempo protestante. Nel 1531 diveniva re di Norvegia, ma l'anno seguente, tornato in Danimarca, veniva imprigionato, sino alla morte, nonostante Lubecca combattesse per il suo ritorno al trono. Da Elisabetta d'Austria, sorella di Carlo V, ebbe Dorotea, poi moglie dell'elettore palatino Federico, e Cristina, duchessa di Milano e poi di Lorena.