CRISOMELIDI (lat. scient. Chrysomelidae; dal gr. χρυσός "oro" e μῆλον "mela"; ingl. Leaf Beetles; ted. Blattkäfer)
Famiglia d'Insetti Coleotteri del sottordine dei Polifagi e della serie dei Fitofagi, comprendente circa 20.000 specie di piccole o medie dimensioni, col corpo subgloboso, ovale, raramente allungato, spesso ornato di colorazioni varie, vivaci o metalliche, di solito glabro o subglabro. Il capo è piccolo, frequentemente incassato nel protorace ed è fornito di antenne mediocri o lunghette, generalmente filiformi o moniliformi. Le zampe si presentano robuste e quasi sempre con tibie senza sproni. Talora le anteriori sono più lunghe delle altre o le posteriori adattate al salto. Gli adulti si trovano nei campi, nei boschi, sulle erbe, sugli alberi; sono fitofagi e quando si cibano di foglie ne divorano comunemente delle porzioni, bucherellando così o intaccando al margine la lamina. Le larve, allungate, brevemente esapode, di colore variabile, solitarie o temporaneamente gregarie, vivono nella generalità dei casi a spese delle foglie che rodono, scheletrizzandole. Alcune attaccano gli steli, altre le radici altre ancora sono acquatiche. I Crisomelidi vengono raggruppati dagli autori in cinque sottofamiglie: Eupoda, Cyclica, Comptosomata, Trichostomata e Cryptostomata. Qui saranno ricordate solo alcune delle principali forme e prevalentemente quelle italiane.
Fra gli Eupoda i Donaciini racchiudono specie interessanti, piuttosto allungate, ornate di bei colori metallici, che negli stati postembrionali passano la vita nell'acqua; i Criocerini, forme vivacemente colorate di rosso o d'azzurro, talora dannose a piante coltivate, aventi larve che si ricoprono spesso coi proprî escrementi. La Lema melanopa L., lunga 4-5 mm., col capo, le elitre e l'addome di colore azzurro acciaio e col protorace e le zampe rosse, è nociva alle Graminacee, di cui divora le foglie; la Crioceris 12-punctata L., rosso-corallina, con 12 punti neri sulle elitre e la C. asparagi L., azzurro-verdastra col protorace rosso e con 6 macchie gialle alle elitre, danneggiano invece gli asparagi.
Fra i Cyclica nominiamo il Bromius obscurus L. (il cosiddetto Gribouri o Ecrivain dei Francesi), nocivo alla vite; le grosse Timarcha Latr., di colore azzurro-nerastro; il ricchissimo genere Chrysomela L., che racchiude specie variamente e vistosamente colorate; le affini Chrysochloa Hope, che abitano le montagne e mostrano livree di colori splendenti azzurri o verdi; la Plagiodera versicolor Laich., subarrotondata, abbastanza convessa, lunga 2-4 mm., azzurro-metallica, verdastra, violetta o bronzeo-dorata, che attacca i salici divorandone le foglie; la Melasoma populi L., notevolmente maggiore, lunga 10-12 mm., ovoidale, di color verde-azzurro metallico, con le elitre rosso-mattone, dannosa ai salici e ai pioppi; infine una forma esotica, la celebre Leptinotarsa (Doriphora) decemlineata Say, la Colorado potato beetle degli Americani, originaria delle Montagne Rocciose, e già importata in Europa, assai nociva alle patate, al tabacco e ad altre Solanacee, e oggetto d'interessanti studî sulla variabilità.
I Comptosomata comprendono specie le cui larve sono racchiuse in una sorta d'astuccio composto almeno parzialmente di escrementi. La Clytra 4-punctata L. vive allo stato larvale nei nidi della Formica rufa e si fabbrica astucci di terra e di sterco; il genere Labidostomis Redt. presenta i maschi con le zampe anteriori anormalmente allungate e con le tibie anteriori ricurve; il genere Cryptocephalus Geoffr. è ricchissimo di forme piccole, brevi, col capo quasi invisibile dal dorso, con antenne relativamente lunghe e sottili e con livree di colori varî e vivaci. Le loro larve camminano a scatti, trascinando l'astuccio quasi diritto.
I Trichostomata comprendono i Galerucini e gli Alticini. Fra i primi è notissima e comunissima la Galerucella luteola Müll., lunga 6-8 mm., di color verde-giallastro, con macchie scure sul capo, sul pronoto e sullo scutello del mesonoto e con due fasce longitudinali dello stesso colore sulle elitre. Sverna allo stato perfetto, ha due generazioni annuali e attacca, come immagine e come larva, gli olmi, che talora defolia quasi integralmente. Alla medesima tribù appartiene l'Agelastica ami L., di forma ovoidale, lunga 10-12 mm. e d'un bel colore violetto o azzurro-verdastro metallico; è nociva agli ontani. Gli Alticini sono tutti di piccole dimensioni e hanno i femori posteriori ingrossati e le zampe relative adatte al salto. Per questo vengono volgarmente chiamati Pulci di terra. Le loro larve vivono nelle radici, negli steli, nelle foglie (come minatrici) di varie piante, raramente pure sulle foglie ma libere all'esterno; impupano nel terreno. Numerosi sono i generi nostrani della tribù: Psylliodes Latr., Crepidodera Chevr., Chalcoides Foudr., Haltica Müll., Chaetocnema Steph., Longitarsus Latr., Phyllotreta Foudr., Aphthona Chevr., ecc. L'Haltica ampelophaga Guer., lunga 3-4 mm. e di color verde o azzurro metallico, danneggia specialmente la vite; l'H. oleracea L., eminentemente polifaga, è nociva particolarmente ai cavoli e ad altre piante ortensi; l'H. quercetorum Foudr. attacca le giovani Querce, preferendo i semenzai e i polloni; la Phyllotreta nemorum L. danneggia le rape, i cavoli e varie Crucifere; la Psylliodes attenuata Koch. è frequente sul luppolo e sulla canapa; ricorderemo infine una specie nord-americana, la nefasta Potato flea beetle o Pulce delle Patate (Epithrix cucumeris Harris), che va tenuta d'occhio in Italia perché minaccia di essere introdotta nel nostro paese.
I Cryptostomata comprendono i Cassidini e gl'Ispini. Gl'Ispini sono Crisomelidi curiosi, specialmente diffusi nelle regioni tropicali e caratteristici per il corpo fornito di numerosi processi spinosi. In Italia sono rappresentati da pochissime specie, fra le quali l'Hispa testacea L. di color rosso-mattone e l'Hispella atra L. di color nero. Le larve della prima forma minano le foglie dei Cistus (v. coleotteri, tavole a colori).