CREMONIDE (Χρεμωνίδης, Chremonĭdes)
Ateniese del demo di Etalide, fu con suo fratello Glaucone una delle figure più eminenti nella vita politica ateniese della prima metà del sec. III a. C. Della sua giovinezza sappiamo solo che fu in relazioni col filosofo Zenone. Ad Atene fu capo del partito democratico nel tempo in cui Antigono Gonata, occupato nella riorganizzazione della Macedonia, non poteva impedire che Tolomeo Filadelfo estendesse il suo dominio nell'Egeo e favorisse le tendenze autonomistiche e antimacedoniche nella Grecia con a capo Sparta. Anche Atene, che aveva dovuto subire l'occupazione del Pireo da parte della Macedonia, fu spinta ad allearsi con Tolomeo e ad accordarsi con Areo re di Sparta provocando la guerra da parte di Antigono. Il decreto con cui il popolo ateniese sancì quest'alleanza fu presentato da Cremonide sotto l'arcontato di Pitidemo (circa 267-266 a. C.). C. e il partito patriottico contavano sul soccorso di Tolomeo, che pur mandando sussidî e navi non intervenne con grande energia in difesa d'Atene. Contro la lega antimacedonica intervenne energicamente Antigono nel Peloponneso, dove il re Areo fu sconfitto e ucciso presso Corinto (circa 264 a. C.). La guerra combattuta contemporaneamente nell'Attica fu detta, già nell'antichità, da Egesandro, guerra di Cremonide. La stanchezza prodotta dalla durata della guerra e i successi del Gonata determinarono ad Atene la caduta del partito patriottico, cui seguì una generale dispersione dei capi della democrazia. C. e suo fratello si rifugiarono in Egitto, dove ebbero accoglienza, onori e gradi da Tolomeo II, e mantennero una posizione elevata nella corte anche sotto Tolomeo III.
Fonti: Diog. Laert., VII, 17; Polyaen., IV, 6,20; V, 18; Hegesandr.,presso Athen., VI, 260 f.; Paus., I,1,1; III, 6,6; Frontin., III, 4,2; Ieles presso Stob., Floril., II, 66 Meineke.
Bibl.: J. G. Droysen, Hist. de l'Hellén., trad. Bouché-Leclerq, III, Parigi 1885, p. 219 segg.; G. De Sanctis, Contr. alla storia Ateniese dalla guerra Lamiaca alla guerra di C., in G. Beloch, Studî di storia antica, fasc. 2°, p. 37 segg.; B. Niese, Gesch. der griech. und mak. Staaten, Gotha 1883-93, II, p. 232 segg.; J. Beloch, Griech. gesch., 2ª ed., IV, i, Berlino 1925, p. 588 seg.; IV, ii, p. 502 segg.; W. S. Ferguson, Hellenistic Athens, Londra 1911, pp. 157, 188, 197, 253; W.W. Tarn, Antigonos Gonatas, Oxford 1913, p. 295 segg.